Associazione Amici di Villa Ada

Associazione Amici di Villa Ada
dal 1987 per la tutela del parco pubblico

venerdì 21 dicembre 2007

Cosa non ci convince del progetto

La presentazione del progetto, svoltasi ieri 20 dicembre presso la sala dell’Associazione Civita, non ha risolto i dubbi espressi dai cittadini.

 

In modo frettoloso e insolito è stato mostrato un breve filmato che in pochi minuti e senza ulteriori dettagli tecnici ha lasciato intravedere cosa potrà essere il museo del giocattolo di Villa Ada.

 

Un progetto che evidentemente potrà servire a recuperare e a restaurare una parte degli edifici del Parco ma che avrà anche degli impatti sia sull’assetto dell’area sia sulle modalità di utilizzo.

 

Restano soprattutto i dubbi relativi alla collocazione di una struttura di queste dimensioni e con queste finalità in un’area che non possiede le vocazioni per ospitarla: il filmato del progetto ha confermato un sovradimensionamento degli edifici del Museo, in particolare la parte costruita ex novo nel sottosuolo (circa 15.000 metri cubi!) e la vicinanza estrema con l’area dell’ambasciata della repubblica egiziana con gli evidenti problemi di sicurezza.

 

Permangono i dubbi relativi all’assenza di un piano di gestione dell’intero parco (circa 180 ettari) che preveda il recupero degli altri edifici, la manutenzione costante del patrimonio di biodiversità e la regolamentazione degli accessi.

 

Le associazioni hanno manifestato le perplessità relative all’utilizzo dei fondi derivanti dalla legge per Roma Capitale finalizzate, in questo caso, alla costruzione di un museo che trascura il recupero e la gestione dell’intero parco.

 

Si conferma l’esigenza di rivedere le scelte compiute dal Consiglio comunale che con la delibera del 19 luglio 2007 ha autorizzato la deroga al PRG per la costruzione delle nuove cubature: si renderebbe necessario verificare l’adeguatezza degli spazi rispetto alla collocazione del Museo e soprattutto la coerenza relativa alla decisione di costruire all’interno di una villa storica, espropriata grazie al finanziamento dello Stato.

 

L’Associazione Amici di Villa Ada proseguirà nello sforzo di chiedere la revisione del progetto inoltrando un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Ministro per i Beni culturali Francesco Rutelli.

giovedì 13 dicembre 2007

20 dicembre 2007 presentazione del progetto del museo

Presentazione del progetto del Museo del Giocattolo di Villa Ada

il 20 dicembre alle ore 11,30 presso la sede dell'Associazione Civita (piazza venezia 11) si terrà una presentazione del progetto del Museo del Giocattolo su iniziativa della Commissione Ambiente del Consiglio Comunale.

parteciperanno all'incontro il Presidente della III Commissione, Massimiliano Valeriani, l'Assessore alle politiche ambientali, Dario Esposito e l'Assessore alla Cultura, Silvio di Francia.

Sarà questa un'occasione per il confronto tra i cittadini e l'amministrazione comunale in vista dell'imminente avvio dei lavori per la realizzazione del Museo.

domenica 25 novembre 2007

Basco e bici

Vogliamo ricordare uno di noi, Piero Binel, che un anno fa ci ha lasciati a causa di una malattia. Piero ha animato a lungo le battaglie ecologiste impegnandosi in prima persona e partecipando alla vita civile e sociale. foto piero binel

Mettiamo a disposizione alcuni documenti che testimoniano il contributo di Piero al progresso delle idee e della cultura ambientale perchè tutti possano conoscerlo.

Definiva Villa Ada il suo "boschetto romano", lui valdostano abituato a ben altri paesaggi. Ne spiava ogni albero, ne amava il profumo: era il luogo delle sue passeggiate, delle sue biciclettate ma anche uno dei luoghi del suo impegno civile.

Sarebbe felice se oggi il suo nome comparisse tra gli alberi che tanto amava.

Grazie Piero! Per averci insegnato a rispettare la natura e a conoscerla rinnovando l'impegno per far sì che le generazioni future possano continuare a goderne.

sabato 10 novembre 2007

un incontro per ricordare Piero Binel

Martedì 13 novembre, presso la libreria "Tra le righe" di viale Gorizia 29, alle 18, si terrà un incontro per ricordare Piero Binel, a un anno dalla sua scomparsa.


Gli Amici di Villa Ada invitano i cittadini a partecipare a questo appuntamento, l'occasione per ricordare l'impegno di Piero Binel per la tutela dei beni comuni.

venerdì 19 ottobre 2007

un intervista a Richard Louv

L'Espresso pubblica un colloquio con un importante pedagogista statunitense che ha recentemente scritto un saggio sul rapporto tra bambini e spazi naturali.


un documento importante sul quale riflettere anche in merito alle scelte di come realizzare musei e percorsi all'interno di Villa Ada.

lunedì 1 ottobre 2007

la delibera comunale che approva il progetto

Rendiamo disponibile il testo completo della delibera del consiglio comunale di Roma che lo scorso 19 luglio ha approvato la modifica al progetto del Museo del giocattolo.

Hanno partecipato alla seduta del Consiglio 41 consiglieri (su 60) dei quali 9 hanno espresso voto contrario.

Ribadiamo la richiesta di giungere a un confronto sulle scelte adottate, esaminando i molteplici dubbi che sono stati espressi in merito al progetto.

Costruire 15.000 metri cubi nel sottosuolo di un parco è una decisione che dovrebbe prevedere un esame approfondito in merito agli impatti e alle conseguenze sull'intero complesso di Villa Ada, sulle condizioni della viabilità interna ed esterna, sulle modalità di accesso e di fruizione del parco.

per scaricare la Delibera cliccare qui

presentato inoltre un Ordine del giorno, dal consigliere Valeriani: cliccare qui

Le firme raccolte dall'Associazione Amici di Villa Ada sono la testimonianza della volontà dei cittadini del quartiere di partecipare alle decisioni e di conoscere il futuro del parco.

domenica 23 settembre 2007

un articolo su villa ada: ancora molti dubbi e incertezze

Anche il quotidiano britannico The Indipendent pubblica un articolo sulle questioni legate al futuro di villa ada.

il 30 luglio scorso The Indipendent ha pubblicato una corrispondenza scritta da un inviato del quotidiano a Roma. Per leggere l'articolo scaricatelo dalla sezione del blog dove sono archiviati gli allegati.

per leggere l'articolo cliccare qui

Le preoccupazioni per il futuro di Villa Ada non sono solo quelle dei cittadini del quartiere anche perché i lati oscuri sono molti. Si tratta di una cronaca molto sintetica ed essenziale che però mette in evidenza diversi dei motivi che tuttora non sono chiari della vicenda che vede molteplici tentativi di rompere l'equilibrio di Villa Ada con interventi che potrebbero avere impatti sull'ambiente.

Ancora oggi sono mancati quei segnali da parte dell'amministrazione comunale affinché sia realizzato un confronto con i cittadini circa le scelte adottate. Il progetto del Museo del giocattolo non è stato presentato e non è stato possibile effettuare osservazioni per far sì che non rappresenti l'ennesima occasione sprecata.

Le 1.100 firme raccolte nei mesi scorsi e consegnate al Sindaco Veltroni non sono servite a ottenere l'attivazione di un percorso di partecipazione democratica alle scelte.

Restiamo in attesa che questo stato di cose si risolva aprendo un periodo nuovo per Villa Ada.

mercoledì 29 agosto 2007

gli incendi dolosi colpiscono anche Villa Ada!

da Repubblica on line del 29 agosto 2007


 


Fiamme nei parchi di Roma. Un vasto incendio si è sviluppato nel parco di Veio, alle porte della Capitale, sulla via Cassia, estendendosi fino al comune di Campagnano. Secondo i primi accertamenti le fiamme sarebbero di origine dolosa: vi sarebbero infatti più focolai di incendio che hanno rapidamente bruciato in pochissimi minuti ettari ed ettari dell'area archeologica che si estende nella zona di Veio. Fiamme anche a Villa Ada, uno dei parchi storici della capitale, a due passi dal quartiere residenziale dei Parioli. Ad andare a fuoco è stato circa un ettaro di sottobosco nella parte alta del parco ai confini con Monte Antenne. L'incendio, che ha avuto un fronte di fuoco di 200 metri, appare di evidente origine dolosa.

martedì 7 agosto 2007

Luci e ombre sul museo del giocattolo

Il Mondo, settimanale economico del Corriere della Sera, ha pubblicato sull'ultimo numero un articolo che riporta alcuni fatti legati al Museo del giocattolo e ad altri progetti che ruotano attorno a Villa Ada.

per scaricare l'articolo cliccare qui


Riteniamo fondamentale assicurare l'informazione su questi fatti al fine di diffondere la consapevolezza sulla necessità che le scelte di gestione del parco siano il più possibile trasparenti e inserite in un processo partecipato.

L'impegno dei cittadini che in questi 20 anni ha permesso di salvare Villa Ada dalla speculazione immobiliare e avviato un percorso basato sull'esproprio non può essere archiviato solo con polemiche e progetti "imposti".

Ribadiamo la necessità che sia avviato un confronto e una fase di partecipazione sul progetto del museo ma, più in generale, sulle scelte di come investire e operare per la tutela di Villa Ada.

Vogliamo un progetto partecipato!

volantino_doppioCHIEDIAMO un incontro al Sindaco e alla Giunta comunale di Roma affinché il progetto del Museo del giocattolo sia presentato e discusso con i cittadini e le Associazioni!


Non condividiamo l'idea di un progetto "calato dall'alto" dove risulta carente proprio quel percorso di partecipazione democratica che dovrebbe caratterizzare un'opera pubblica realizzata all'interno di un'area naturale con l'impiego di risorse economiche ingenti.


Sostenete la nostra iniziativa! Fate sentire la vostra opinione!

martedì 31 luglio 2007

Rassegna stampa sul progetto del Museo del giocattolo

Pubblichiamo la rassegna stampa relativa ad alcuni degli articoli usciti sui quotidiani romani in questi ultimi giorni.

cliccare qui

Riteniamo fondamentale diffondere le informazioni sul progetto del Museo del giocattolo al fine di realizzare una concreta partecipazione dei cittadini alle scelte operate dalla Giunta comunale.

giovedì 26 luglio 2007

Facciamo sì che il museo del giocattolo sia un progetto partecipato

richiesta partecipazioneL'associazione Amici di Villa Ada chiede al Comune di Roma che il progetto del Museo innovi anche il processo di partecipazione dei cittadini alle scelte di gestione del Parco.


il Museo può rappresentare il primo passo per avviare un confronto stabile con i cittadini su come gestire e valorizzare il parco: chiediamo che il Comune e il II° Municipio creino le condizioni per presentare il progetto, anche con l'utilizzo del plastico e dei supporti multimediali che sono stati predisposti, al fine di coinvolgere i cittadini e le associazioni in un processo di partecipazione.


L'importanza dell'Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale il 19 luglio è proprio riferito alla necessità di inserire il Museo in un più ampio quadro di azioni volte a migliorare la fruizione di Villa Ada e di permettere la piena partecipazione dei cittadini.


Siamo ora in attesa della risposta del Comune in modo che il progetto del Museo sia conosciuto e condiviso attraverso il confronto e il dialogo con il territorio.

domenica 22 luglio 2007

odg comune 19lug07Il 19 luglio 2007 il Consiglio comunale di Roma ha approvato a maggioranza la delibera relativa alla variante del progetto del Museo del Giocattolo.


Lo sforzo dell'associazione Amici di Villa Ada non ha consentito di evitare la realizzazione della parte ipogea, destinata a ospitare strutture di servizio per il museo (tra i quali la caffetteria) ma è servito a ottenere che la Giunta comunale sia impegnata a realizzare un quadro complessivo di azioni volte alla gestione del parco.


Alleghiamo l'Ordine del Giorno che è stato approvato contestualmente alla delibera e che individua le azioni finalizzate al miglioramento della gestione di Villa Ada.


L'impegno degli Amici di Villa Ada non si conclude ma, anzi, proseguirà vigilando affinché il Comune rispetti gli obiettivi e le finalità del Parco.



Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno aderito alla petizione e hanno voluto dare un significato reale alla partecipazione dei cittadini.

mercoledì 18 luglio 2007

lettera_sindaco_1000_firmeConsegnate al Sindaco di Roma Walter Veltroni oltre 1.000 firme di cittadini che chiedono di rivedere il progetto del Museo del giocattolo, rinunciando a costruire locali interrati e proponendo, viceversa, il recupero di altri edifici che si trovano in uno stato di abbandono.

mercoledì 27 giugno 2007

10 punti per riflettere sul progetto del museo a Villa Ada

pubblichiamo il documento degli Amici di Villa Ada per riflettere sul significato e sull'impatto del progetto del museo.

cliccare qui

più di 900 cittadini hanno già sottoscritto il nostro appello!! aiutateci a far circolare le informazioni e a raccogliere adesioni all'appello per un progetto coerente con il Parco!!!

venerdì 22 giugno 2007

le risposte dell'assessorato alla cultura del Comune

risposta assess cultura interrogazEcco cosa risponde l'Assessorato alla Cultura del Comune alle domande poste con l'interrogazione presentata da Adriana Spera

martedì 12 giugno 2007

Firmate l'Appello! aiutateci a raccogliere le firme!

petizione museo on lineScaricate on line il modulo per raccogliere le firme all'appello dell'Associazione Amici di Villa Ada!!

sabato 9 giugno 2007

un contributo per riflettere sul progetto

lettera b.moriconiRiceviamo un contributo da Bruno Moriconi, animatore del circolo Ozanam, che propone alcune riflessioni relative al progetto del museo del giocattolo.

venerdì 8 giugno 2007

Le dichiarazioni del Presidente della Commissione ambiente del Comune

riportiamo alcune dichiarazioni tratte dalla stampa


Il progetto del Museo del Giocattolo a Villa Ada sarà modificato. L’assessore alla cultura Silvio Di Francia è pronto a raccogliere le proposte di cittadini e associazioni per la tutela dell’ambiente. Più spazi per i bambini, meno impatto ambientale.


“A fianco dei tre manufatti principali - spiega il presidente della commissione ambiente Massimiliano Valeriani al termine dell’audizione di associazioni e comitati - si prevede la realizzazione di un ipogeo per ospitare i servizi funzionali al museo. Il tutto nell’opera di recupero della villa”.


“Siamo aperti e favorevoli all’idea di modifica del progetto originario - precisa Di Francia - ma non si può accettare che passi l’idea proprietaria della villa di chi è contrario alla realizzazione del museo. Il museo è un bene pubblico, disponibile per tutti i cittadini e quindi la sua nascita è un’idea positiva”.


 




 Un commento dell'Associazione Amici di Villa Ada:


Le ragioni dell'associazione Amici di Villa Ada sono articolate e prendono spunto dall'idea che il bene comune rappresentato dal Parco e dal Museo debbano essere gestiti, garantendo la partecipazione dei cittadini. Beni comuni pertanto e non merci che possono essere sottoposte alle regole di mercato al solo scopo di incrementare l'offerta turistica senza considerare le conseguenze sul patrimonio che appartiene alle generazioni future.

Alcune scelte ci vedono contrari, soprattutto l'idea di realizzare nuove cubature, seppur ipogee, all'interno di Villa Ada.

Il museo non può essere l'occasione per cementificare Villa Ada: proponiamo, in alternativa, di recuperare altri edifici storici che oggi versano in stato di abbandono e di degrado, quale, per esempio il Casale delle Cavalle Madri.

Ben diversa è la posizione che porta ad affermare che si abbia un'idea "proprietaria": da oltre 20 anni l'Associazione Amici di Villa Ada è impegnata per restituire a tutta la cittadinanza un patrimonio inestimabile rappresentato dal parco e per questi motivi insistiamo nell'evidenziare lacune del progetto e i rischi di stravolgere Villa Ada per costruire un museo nel sottosuolo.

 

sabato 2 giugno 2007

il comunicato dell'associazione amici di villa ada

comunicato 2 giugnoleggete il comunicato stampa dell'associazione del 2 giugno 2007 relativo all'audizione presso la commissione ambiente del comune.

giovedì 31 maggio 2007

audizione della commissione ambiente del comune: le associazioni presentano le loro osservazioni

Difendiamo Villa Ada, patrimonio di tutti i cittadini: a dieci anni dall’esproprio con i fondi per Roma Capitale ancora in attesa del piano di assetto e del recupero degli immobili

 

 

Questa mattina le associazioni che riuniscono i cittadini impegnati per la tutela di Villa Ada sono state ascoltate dalla Commissione Ambiente del Comune di Roma presieduta da Massimiliano Valeriani.

All’incontro erano presenti anche gli assessori all’ambiente, Dario Esposito, e l’assessore alla Cultura, Di Francia. Tra le associazioni il WWF Italia, Italia Nostra e Villa Ada green.

Oltre 700 cittadini hanno finora sottoscritto in queste settimane l’appello dell’Associazione Amici di Villa Ada affinché il progetto di realizzare il museo del giocattolo tenga conto dell’imprescindibile condizione di non realizzare nuove cubature all’interno del parco.

In particolare è stata manifestata agli amministratori capitolini la gravità di un progetto che prevede la costruzione di una parte ipogea, di circa 15.000 metri cubi (praticamente una palazzina di 5 piani!).

Molte le critiche al progetto basate sulla necessità di impedire che un museo, destinato ai bambini, sia realizzato nel sottosuolo, privando i bambini del rapporto con la natura e il mondo circostante. Tra questi l’incoerenza di costruire all’interno di un’area protetta sostenendo costi esorbitanti per realizzare una struttura che, tra l’altro, potrebbe essere ospitata anche in altri edifici che necessitano di recupero e apertura alla fruizione della cittadinanza. Oltre a ciò sono stati sottolineati gli impatti sull’ambiente non solo relativi allo scavo ma ai costi energetici e quindi l’inquinamento che deriverebbe da una struttura che necessita di riscaldamento, climatizzazione, illuminazione, impianti di discesa e risalita.

Nei giorni scorsi anche il Comitato per la Bellezza ha prodotto un documento, sottoscritto da numerose personalità del mondo della cultura e dell’urbanistica come Vittorio Emiliani, Gaia Pallottino e il sottosegretario Luigi Manconi: il documento manifesta l’assurdità di un progetto privo delle condizioni essenziali per qualificare un museo che dovrebbe rappresentare l’avvio di una stagione di valorizzazione e salvaguardia del parco di Villa Ada.

Villa Ada compie, quest’anno, i dieci anni dall’avvenuto esproprio e dalla riapertura al pubblico della parte acquisita grazie ai finanziamenti dello Stato per Roma Capitale: proprio per affermare il ruolo dello Stato per garantire la corretta gestione di un patrimonio della collettività l’Associazione “Amici di Villa Ada” chiede che sia dato corso a quanto previsto nel 1997 anche grazie all’impegno di Antonio Cederna.

Oggi Villa Ada rappresenta un patrimonio pubblico di valore inestimabile: le associazioni chiedono che sia gestito correttamente, recuperando l’importante patrimonio immobiliare rappresentato dagli edifici storici che versano in uno stato di abbandono e degrado e creando attività che facilitino la fruizione e il godimento. Occorre pertanto che il Museo rappresenti uno degli elementi di recupero dell’area realizzato con progetti ecocompatibili, a basso impatto e in grado di avvicinare i bambini al sano rapporto con la natura.

Gli Amici di Villa Ada ribadiscono la volontà di collaborare con il Comune di Roma per affermare i principi della partecipazione democratica alle scelte di recupero del parco, agendo per la sua tutela e per dare alle future generazioni la possibilità di fruire di questo bene comune.

 

Roma, 31 maggio 2007

mercoledì 30 maggio 2007

L'associazione Amici di Villa Ada e il WWF incontrano il Comune di Roma

Si svolgerà domani, 31 maggio, alle ore 12,30 l'audizione delle Associazioni da parte della Commissione ambiente del Comune di Roma


Sala Commissioni – Via di Porta San Sebastiano, 2


Sarà l'occasione per ribadire la contrarietà a un progetto sbagliato, costoso e dannoso: per realizzare il museo del giocattolo a Villa Ada non è necessario scavare e costruire un nuovo edificio interrato di 15.000 metri cubi spendendo più di 5 milioni di euro!


Villa Ada ha bisogno di essere restaurata e gestita, per renderla fruibile dai cittadini e tutelare un patrimonio naturale, culturale e storico che non può essere compromesso con le intenzioni di edificare nuove costruzioni, ancor più se interrate e destinate ad attività collaterali (magazzini, ristorante, bibilioteca, ...).


Quale può essere il senso di investire ingenti risorse pubbliche per realizzare opere che potrebbero essere ospitate in altri edifici storici che necessitano di restauro?


Sopratutto quale può essere il senso di una decisione assunta senza alcun confronto e partecipazione con i cittadini?


Siamo contrari alla realizzazione del museo sotterraneo, in contrasto con le finalità del parco, sbagliato dal punto di vista della fruizione, perché i bambini non sono delle talpe e dannoso perché estremamente impattante sotto il profilo ambientale con costi enormi in termini di consumi di energia per illuminazione, riscaldamento, deumidificazione, impianti tecnologici, ... .


Se l'impegno di ciascuno, dei Governi e delle amministrazioni locali deve essere quello di contribuire a ridurre le emissioni e i consumi, per limitare i danni dei cambiamenti climatici, allora dobbiamo saper rinunciare a progetti inutili e dannosi, scegliendo soluzioni ecocompatibili, a basso impatto.


Partecipate all'incontro con la Commissione Ambiente!


inviate un messaggio email ad amicivillaada@yahoo.it

martedì 22 maggio 2007

firmate numerosi!

Scavare a Villa Ada per un museo del giocattolo?

 

Opponiamoci!




Sottoscrivi l’appello degli Amici di Villa Ada!

 

Manda una email a amicivillaada@yahoo.it

oppure firma in piazza verbano 14 - Roma

 

Al Sindaco di Roma Valter Veltroni

 

All’assessore alle politiche ambientali Dario Esposito

 

All’assessore all’urbanistica Roberto Morasut







All’assessore alla cultura Silvio Di Francia



  

Il progetto del Museo del giocattolo, presentato dal Comune, prevede un ampliamento delle strutture destinate al Museo con la realizzazione di volumetrie aggiuntive (15.000 metri cubi!) costruite nel sottosuolo.

 

Questa modifica al progetto richiede una variante al Piano Regolatore che sarà sottoposta al Consiglio comunale nelle prossime settimane.

 

Sono soluzioni che rischiano di incidere sia sul contesto naturale e culturale di Villa Ada sia sulle stesse modalità di fruizione e accessibilità del Museo.

 

Le scelte progettuali, basate sulla necessità di realizzare alcune strutture interrate, presuppongono sia ingenti costi di realizzazione (circa 5 milioni di Euro!) e di gestione, sia il rischio di manomissione del patrimonio naturale e culturale.

 

Ulteriori dubbi emergono circa la funzionalità didattica di un Museo, destinato principalmente ai bambini e alle scolaresche, che si sviluppa in sale sotterranee, in aperta contraddizione con un modello di fruizione di un parco, che dovrebbe assicurare il contatto diretto con la natura.

 

Si chiede pertanto al Sindaco Veltroni di recuperare gli edifici esistenti che oggi sono fatiscenti e abbandonati preferendo interventi coerenti con gli obiettivi di economicità e di uso razionale delle risorse della collettività.




sabato 19 maggio 2007

la mozione approvata all'unanimità dal consiglio comunale di roma

mozione_cc_20feb2006con questa mozione, approvata il 20 febbraio 2006, il Consiglio comunale ha impegnato la Giunta Veltroni a operare per una migliore gestione di Villa Ada, nel rispetto della Carta di Firenze, del 1981, sui giardini e le ville storiche.

un articolo di silvia vegetti finzi

eco10L’ambiente artificiale e i nostri figli


Bambini e natura, contatto perduto

di Silvia Vegetti Finzi

 

Siamo tutti d’accordo che il corpo non è un accessorio, che noi non abbiamo

un corpo ma siamo il nostro corpo. Tuttavia questa consapevolezza resta lettera

morta e l’educazione dei bambini procede enfatizzando la comunicazione mediata,

simbolica, astratta, a scapito del contatto diretto, concreto, sensibile con le cose.

Tra le “cose” di cui i bambini sentono principalmente il bisogno vi sono quelle che

non si comprano, come l’aria, la terra, l’acqua, l’erba, le piante, gli animali. Ben presto

le conoscono attraverso la televisione, i libri, il cinema, sanno nominarle, persino

in termini scientifici, disegnarle, classificarle, ma tutto finisce lì.

Se impariamo a osservare i comportamenti dei più piccoli, ci accorgiamo ben

presto che le loro esigenze sono altre: non vedono l’ora di calpestare le aiuole, bagnare

le scarpe nelle pozzanghere, lanciare i sassi, cogliere fiori e frutti, tirare la coda al gatto,

inseguire i piccioni, osservare le formiche.

Incapaci di cogliere e valorizzare questi impulsi, gli adulti reagiscono per lo più

con sgridate e minacce, come se l’ordine, la pulizia, la sicurezza e il decoro fossero più

importanti del piacere di utilizzare il corpo, rischiare l’avventura, espandere le proprie

potenzialità e incontrare i propri limiti, di vivere insomma nel senso pieno del

termine. Sì, perché proprio di vita si tratta, di vita nella natura. I due termini sono stati

per secoli un binomio inscindibile e solo da poco abbiamo imparato a separarli,

contrapporli e... dimenticarli. Col risultato che una generazione attenta alla forma

fisica sta allevando dei piccoli obesi.

Con questo libro, che giunge quanto mai opportuno, Richard Louv ci invita a

riconoscere e riconnettere le due dimensioni, non per tornare indietro, ma per andare

avanti, per utilizzare i sensi intorpiditi e le membra anchilosate da rapporti sociali

che prevedono solo l’uso della testa, lasciando il mondo, posto sotto vetro, al di là

dello schermo.

I nostri bambini incontrano per lo più la natura durante le vacanze, a casa dei nonni,

nelle gite del fine settimana o d’estate al mare o in montagna. Ma il loro contatto

con il mondo naturale è costantemente ostacolato da vincoli ambientali: un’interpunzione

capillare di divieti, interdizioni, consigli e suggerimenti inibisce un rapporto

diretto del corpo con l’ambiente. È proibito calpestare i campi, cogliere fiori e frutti,

avvicinarsi troppo agli animali, scalare le rocce, immergersi in acque non protette,

uscire dagli spazi delimitati dalle spiagge, raccogliere le conchiglie, tirare i sassi, costruire

una capanna di frasche, rifugiarsi tra i rami di un albero. La parola d’ordine è

ovunque: guardare e non toccare! Gli steccati posti dai regolamenti pubblici vengono

poi esasperati dalle proibizioni familiari.

In una società che vuole essere assicurata su tutto, che rifiuta ogni rischio, nessuno

osa affrontare l’eventualità che un bambino cada, si sbucci le ginocchia, si

scheggi un dente, smarrisca la strada, faccia un brutto incontro. Con la conseguenza

che il mondo esterno, privo di bambini, diventa sempre più pericoloso per il bambino

che vi si avventuri. La nostra vita è caratterizzata dalla paura: il lupo è ormai

ovunque. I confini dei nostri figli stanno diventando sempre più stretti perché, come

è stato provato, la percezione della pericolosità del mondo esterno supera di gran

lunga i pericoli reali. Ma se la natura è solo da vedere, pensano molti, tanto vale farlo

comodamente sdraiati dal divano di casa.



articolo tratto dal mensile Ecomondo - VITA - maggio 2007

 

il comunicato del Comitato per la Bellezza

anche il Comitato per la Bellezza, con le firme di Vittorio Emiliani, Gaia Pallottino, Luigi Manconi, Vezio De Lucia, Paolo Berdini, e altre personalità del mondo della cultura ha preso posizione sul progetto di realizzare un museo per i bambini scavando nel sottosulo di Villa Ada

FIRMATE L'APPELLO PER CHIEDERE AL COMUNE DI ROMA LA REVISIONE DEL PROGETTO DEL MUSEO DEL GIOCATTOLO!


 


firma anche tu in piazza verbano 14