Associazione Amici di Villa Ada

Associazione Amici di Villa Ada
dal 1987 per la tutela del parco pubblico

giovedì 23 maggio 2013

Vincolo in bilico: la storia si ripete?



Sul quotidiano Metro, dello scorso 23 aprile, un esauriente articolo mette in allarme per il rischio che il Ministero dei Beni Culturali, attraverso la Soprintendenza, stia per rivedere il perimetro di Villa Ada, escludendo, nel caso questa ipotesi si verificasse, l’area di Parco Rabin, circa 5 ettari dove, in questi ultimi anni si sono ripetuti problemi di compatibilità urbanistica e di gestione dell’area verde.
La storia si ripete? Partendo da una scarsa chiarezza si preferisce restringere il parco e lasciare che un’area particolarmente importante e utile per i cittadini sia privata dei regimi di tutela e di salvaguardia?
Speriamo di essere smentiti dai fatti e che Villa Ada, nella sua interezza, torni a essere un patrimonio valorizzato e tutelato, proprio sulla base di quella dichiarazione di “notevole interesse pubblico” che fu decretata nel lontano 1954, ma oggi ancor più attuale.
Tra pochi giorni Roma voterà per eleggere il nuovo Sindaco e l’Assemblea Capitolina: una priorità dovrà essere quello di riportare i beni comuni e il verde pubblico tra le azioni strategiche per la Capitale e per l’Italia.

Per scaricare l’articolo cliccare qui

 

martedì 21 maggio 2013

Incontri con gli alberi

Sabato 25 maggio 2013, alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di viale Libia 186 si terrà la presentazione della prima guida agli alberi di Villa Ada a cura di Silvia Arbicone. 

Un'occasione importante per conoscere e apprezzare meglio le bellezze di questo splendido Parco della nostra città.

sabato 4 maggio 2013

Quando cambierà qualcosa?



È strano ma è proprio così: di Villa Ada, sui quotidiani di Roma, si parla solo in termini negativi, per descrivere degrado, abbandono e disinteresse.
Viene da chiedersi in quale altra capitale europea un grande parco pubblico, di oltre 160 ettari, con aree di pregio, con importanti reperti storici e un inestimabile patrimonio di biodiversità, sia lasciato in una condizione di disinteresse e privo di un ente responsabile della sua gestione.
Da decenni l’associazione “Amici di Villa Ada” chiede, con insistenza e determinazione, che sia adeguato e adottato un piano di assetto del parco, individuando responsabilità e programmi di restauro ambientale.
Gli interlocutori istituzionali non hanno mai voluto accogliere le proposte: si dilazionano i tempi, si riduce tutto a problemi di budget e di priorità, ma, nel frattempo, Villa Ada soffre dell’assenza di un progetto, lasciata nello stato di abbandono senza prospettive. Si resta sempre incartati tra mille competenze incapaci di dialogare e riorganizzare la gestione di un patrimonio che non può essere solo burocratica.
Anche oggi una lettera, sul Corriere della Sera, che descrive una situazione normale, che andrebbe affrontata e gestita ma che, a Roma, nel 2013, diventa un’emergenza: in altre città i parchi sono destinati alla fruizione dei cittadini e organizzati in modo da accogliere i visitatori, a Roma questo sembra impossibile. Migliaia di persone, in modo particolare bambine e bambini, sono nelle condizioni di non poter godere di un bene comune, di una ricchezza che appartiene alla Città.
Il problema non è solo di Villa Ada ma dell’intera Città e, le ville storiche, il verde pubblico e i parchi soffrono in modo particolare di questo stato di cose.
Di tutto questo l’unica responsabilità è da addossare alla miopia, all’inconsistenza e alla scarsa lungimiranza di chi amministra Roma Capitale e, nel caso di Villa Ada, il Municipio 2: è inutile ogni altro commento