Associazione Amici di Villa Ada

Associazione Amici di Villa Ada
dal 1987 per la tutela del parco pubblico

lunedì 30 ottobre 2017

Il futuro di Villa Ada, con le radici nella memoria


Si è svolto giovedì scorso l’incontro pubblico per presentare il libro “Cronache da Villa Ada”. Un lavoro collettivo, realizzato dall’Associazione Amici di Villa Ada, per conservare la memoria di alcuni passaggi storici che hanno permesso di giungere ai nostri giorni con un grande parco pubblico, aperto alla fruizione di tutti i cittadini.

Momenti che è stato opportuno ricordare, anche per rendere merito a chi si è battuto per la salvaguardia di Villa Ada e che, tuttora, è al nostro fianco nel proseguire nell'impegno civile: amici di Villa Ada che non intendiamo dimenticare e ai quali dedichiamo questo libro.
Una sala gremita, che ha raccolto l’interesse e la partecipazione dei cittadini del quartiere, e ha rappresentato l’occasione per ascoltare interventi stimolanti, di esperti che hanno descritto il valore di Villa Ada, del suo patrimonio storico e naturalistico.

L’impegno prosegue, con l’obiettivo di promuovere altri incontri e passeggiate nel Parco, anche per celebrare i primi 60 anni di Villa Ada, una data importante che, nel mese di maggio 2018, sarà un ulteriore stimolo per tutelare l’area di Villa Ada e la sua storia.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e, in particolare, a Don Marco, per aver voluto ospitare l’incontro nel teatro della parrocchia di San Saturnino.


mercoledì 25 ottobre 2017

Villa Ada, un bene comune da tramandare

È in queste parole che si ritrovano le idee che hanno mosso un gruppo di cittadini a impegnarsi per la tutela di Villa Ada. Un grande parco pubblico aperto alla fruizione di tutti dove ognuno possa godere del contatto con la natura e trovare la serenità di un luogo che, in città, rappresenta un patrimonio insostituibile.

Giovedì 26 ottobre sarà l’occasione per ricordare chi ha contribuito a far sì che il grande parco fosse una realtà: abbiamo raccolto testimonianze, documenti ed episodi che hanno costellato questi decenni. Il rischio di veder manomessa Villa Ada è stato sempre imminente, talvolta in modo subdolo, proponendo progetti e trasformazioni che, se realizzati, potrebbero stravolgere l’idea stessa di parco pubblico.

Un impegno civico, un valore morale, che, oggi, è testimoniato da questo libro, che ricostruisce la storia di Villa Ada e le vicende che hanno richiesto una presenza costante per tutelare l’integrità del bene comune, allontanando rischi di speculazione.
Villa Ada appartiene a Roma e ai suoi cittadini: abbandono e disattenzione sono lì, tuttora, a ricordare quanto sia difficile il compito di chi vuol difendere il bene comune, per tramandarlo alle future generazioni. Continuiamo a farlo, come anime belle che continuano a credere che la partecipazione e la condivisione siano una scelta di libertà e di progresso.


Appuntamento il 26 ottobre, alle 18,30, al Teatro della parrocchia di San Saturnino

martedì 3 ottobre 2017

Cronache di Villa Ada

Un libro per conservare la memoria, per investire nel futuro: il bene comune che non possiamo dimenticare.
Ricordi, documenti, testimonianze: la storia recente di un grande parco pubblico a Roma. Un impegno quotidiano, svolto da persone normali, che hanno a cuore Villa Ada e la propria città.
Questa raccolta vuole essere un punto fermo, da cui non prescindere, per comprendere quanto sia stata impegnativa e strenua l’azione che ha portato ad avere un grande parco pubblico, elemento di qualità per chi vive in questa zona di Roma.
Un parco che spesso ha subito minacce, tentativi di manomissione e di trasformazione: ruspe e cemento non hanno mai smesso di guardare a Villa Ada come il luogo dove entrare e distruggere questo patrimonio naturale e culturale che appartiene a tutti.
Le pagine di un libro sono utili per dimostrare cosa ha significato impedire che Villa Ada fosse smembrata e violata; pagine che sono testimonianze concrete, da descrivere con documenti e ricordi, fotografie e petizioni.
Oggi è necessario lavorare per il futuro del parco, intervenendo sulle scelte di gestione, attuando la pianificazione, realizzando interventi di restauro e curando il bosco: più volte è stato ribadito che Villa Ada non può essere considerata come un giardino pubblico, con aiuole e vialetti ma come un ecosistema complesso, con aree ad alta naturalità e un patrimonio arboreo che ha bisogno di un piano dedicato.
Un parco, da gestire e manutenere, acquisendo competenze e professionalità e investendo con capacità e lungimiranza.

L’Associazione Amici di Villa Ada proseguirà, come sempre, nel suo impegno, per far sì che il parco sia un bene comune, tutelato e gestito con intelligenza: gli anni trascorsi sono descritti, in questo libro, per riconoscere il valore della memoria, per ricordare e non dimenticare.

giovedì 21 settembre 2017

Parco Nemorense: un chiosco per iniziare una nuova stagione

Finalmente sarà possibile vedere la riapertura del chiosco di Parco Nemorense. Domenica 24 settembre, dalle 14 in poi tutti sono invitati a partecipare a una festa, per la restituzione di un bene comune alla città.

Un’occasione importante per chi, in questi anni, non ha mai rinunciato all’impegno per la difesa dell’ambiente e del patrimonio pubblico, denunciando abbandono e degrado, disattenzioni e assenza di manutenzione. Un parco pubblico è un bene che
appartiene a tutti i cittadini e non deve essere lasciato nell’incuria: Parco Nemorense, uno dei simboli del nostro quartiere, ha vissuto anni difficili, con la necessità di ripristinare le regole e la legalità.

Dal chiosco che torna a essere un servizio per tutti coloro che vivono questo parco deve iniziare una nuova stagione, con l’impegno di tutti, cittadini e amministrazione, per il buon governo del bene comune.

Un segnale importante che significa anche creare opportunità di economia sociale, favorendo l’inclusione e l’innovazione: il chiosco, secondo quanto previsto dal bando del 2015, è affidato a un gruppo di imprese che vede, tra gli altri, la Cooperativa Barikamà, un progetto di micro-credito che dimostra quanto sia importante investire nel lavoro di chi giunge in Italia, per creare un futuro migliore.

Il bene comune, qualcosa che ci sta molto a cuore e che continueremo a considerare il nostro impegno quotidiano.