Sono serviti anni nei quali associazioni e comitati non
hanno mollato mai per ottenere che il parcheggio, abusivo e illegale, sparisse
da quel tratto di via Salaria e permettesse di restaurare il cancello che dava
accesso a Villa Ada.
Una posizione di principio per non rinunciare a tutelare il
parco, la sua bellezza e il suo patrimonio fatto di paesaggi, beni
architettonici e un insieme di specie botaniche e faunistiche che lo rendono un
luogo unico: una salvaguardia troppe volte dimenticata, svilita e trascurata,
lasciando che Villa Ada soffrisse dell’assenza di cura e manutenzione.
Un piazzale ridotto a parcheggio abusivo, come tanti altri
luoghi di Roma, abbandonato nell’indifferenza e nell’incapacità di ribadire il
rispetto delle regole e il valore del patrimonio collettivo.
Continueremo a osservare e a segnalare le mancanze,
vigileremo affinché Villa Ada non cada nel dimenticatoio, senza smettere di
chiedere l’adozione di un Piano di assetto con indicazioni, certe, di risorse e
personale.
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