Associazione Amici di Villa Ada

Associazione Amici di Villa Ada
dal 1987 per la tutela del parco pubblico

venerdì 21 dicembre 2007

Cosa non ci convince del progetto

La presentazione del progetto, svoltasi ieri 20 dicembre presso la sala dell’Associazione Civita, non ha risolto i dubbi espressi dai cittadini.

 

In modo frettoloso e insolito è stato mostrato un breve filmato che in pochi minuti e senza ulteriori dettagli tecnici ha lasciato intravedere cosa potrà essere il museo del giocattolo di Villa Ada.

 

Un progetto che evidentemente potrà servire a recuperare e a restaurare una parte degli edifici del Parco ma che avrà anche degli impatti sia sull’assetto dell’area sia sulle modalità di utilizzo.

 

Restano soprattutto i dubbi relativi alla collocazione di una struttura di queste dimensioni e con queste finalità in un’area che non possiede le vocazioni per ospitarla: il filmato del progetto ha confermato un sovradimensionamento degli edifici del Museo, in particolare la parte costruita ex novo nel sottosuolo (circa 15.000 metri cubi!) e la vicinanza estrema con l’area dell’ambasciata della repubblica egiziana con gli evidenti problemi di sicurezza.

 

Permangono i dubbi relativi all’assenza di un piano di gestione dell’intero parco (circa 180 ettari) che preveda il recupero degli altri edifici, la manutenzione costante del patrimonio di biodiversità e la regolamentazione degli accessi.

 

Le associazioni hanno manifestato le perplessità relative all’utilizzo dei fondi derivanti dalla legge per Roma Capitale finalizzate, in questo caso, alla costruzione di un museo che trascura il recupero e la gestione dell’intero parco.

 

Si conferma l’esigenza di rivedere le scelte compiute dal Consiglio comunale che con la delibera del 19 luglio 2007 ha autorizzato la deroga al PRG per la costruzione delle nuove cubature: si renderebbe necessario verificare l’adeguatezza degli spazi rispetto alla collocazione del Museo e soprattutto la coerenza relativa alla decisione di costruire all’interno di una villa storica, espropriata grazie al finanziamento dello Stato.

 

L’Associazione Amici di Villa Ada proseguirà nello sforzo di chiedere la revisione del progetto inoltrando un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Ministro per i Beni culturali Francesco Rutelli.

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