Associazione Amici di Villa Ada

dal 1987 per la tutela del parco pubblico
lunedì 6 maggio 2019
sabato 2 febbraio 2019
I cittadini si mobilitano per Villa Ada
La cancellata monumentale di Villa Ada è un simbolo. È l’esempio di una città che non riesce a frenare il degrado, dove la disattenzione delle amministrazioni determina lo svilimento del bene comune.
Un parcheggio abusivo, sotto gli occhi di tutti, usurpando un elemento che dovrebbe essere tutelato e valorizzato piuttosto che essere abbandonato.
Stiamo parlando, da anni, dello spazio antistante la cancellata monumentale situata in via Salaria 265b: sembrerebbe normale stabilire il divieto di sosta davanti al parco, collocando dei dissuasori e impedire di regalare alla sosta selvaggia 6 posti auto.
Amuse e Amici di Villa Ada portano avanti la loro battaglia per ottenere una cosa normale, il rispetto delle regole.
L’ultimo sopralluogo è dello scorso 25 gennaio quando Amuse ha incontrato la presidente della commissione Lavori Pubblici del II Municipio, Valentina Caracciolo e l’assessore Gian Paolo Giovannelli per studiare una soluzione compatibile ad altri progetti già adottati in diverse Ville storiche.
Per ribadire l’impegno delle associazioni e chiedere azioni urgenti e concrete è partita la petizione per salvaguardare il decoro della cancellata monumentale per “impedire la sosta nell'area antistante l’ingresso in questione”, oltre a “svolgere operazioni di manutenzione sul cancello e sui muri perimetrali”. A oggi più di 50 firme sono già raccolte in calce al documento.
mercoledì 14 marzo 2018
Un libro per non dimenticare
Villa Ada, da settimane, continua a essere chiusa, i cancelli
bloccati da lucchetti, nel silenzio e nell'abbandono.
Dopo la nevicata del 26 febbraio il Servizio Giardini di Roma Capitale non ha svolto interventi
di messa in sicurezza dei rami
danneggiati e, per motivi inspiegabili, Villa Ada e le altre ville storiche
restano chiuse, senza una data certa di riapertura.
Dopo la nevicata del 26 febbraio il Servizio Giardini di Roma Capitale non ha svolto interventi
Un motivo in più per promuovere un incontro sulla storia del
parco e discutere del suo futuro, per immaginare un modello che vada oltre il
disinteresse e l’indifferenza.
Il 27 marzo, alle ore 17,00, alla Galleria Spazio 40, in via
dell’arco di san Calisto, 40, si ripercorreranno le tappe descritte nel libro “Cronacheda Villa Ada”: vicende storiche, rischi di speculazioni e battaglie civili, un
diario di passione politica che l’Associazione Amici di Villa Ada ha raccolto e
reso pubblico.
venerdì 23 febbraio 2018
Villa Ada: un parco che può essere un caso di studio sulle infrastrutture verdi in ambito urbano
Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato, a maggio 2017, il
Primo rapporto sul Capitale naturale. Il rapporto sullo Stato del
Capitale Naturale in Italia, previsto dal “Collegato Ambientale (L.221/2005), è
stato consegnato dal Ministro dell’Ambiente al Presidente del Consiglio e al
Ministro dell’Economia: un documento affronta il legame tra lo stato
dell’ecosistema, il benessere sociale e le prospettive economiche.
Frutto del lavoro del Comitato per il Capitale Naturale, cui
hanno partecipato nove ministeri, cinque istituzioni di ricerca pubbliche,
Regioni, Comuni e nove esperti scientifici, il Rapporto raccoglie le
informazioni rilevabili sullo stato di conservazione di acqua, suolo, aria,
biodiversità ed ecosistemi, avviando un modello di valutazione del Capitale
Naturale.
Il lavoro svolto dal Comitato ha permesso di individuare una serie
di raccomandazioni, con obiettivi da perseguire nel breve e medio periodo, tra
cui: l’adozione di un piano d’azione per
il Capitale Naturale, per consentire di attribuire un ruolo centrale per la
predisposizione delle misure del DEF (Documento di Economia e Finanza) e del
PNR (Piano Nazionale di Riforma), in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda
2030 e della Strategia di Sviluppo Sostenibile; l’integrazione nella
contabilità pubblica e nella contabilità privata; il rafforzamento del sistema
delle aree protette di terra e mare; l’attuazione delle disposizioni
riguardanti i cosiddetti “appalti verdi”, includendo nelle valutazioni i costi
per la collettività derivanti dal consumo di risorse naturali e dall'inquinamento.
Da anni associazioni e cittadini chiedono, all'Amministrazione capitolina, un impegno serio e concreto per la cura del parco, per investire nella manutenzione del patrimonio arboreo e dei sistemi di fruizione. Richieste che, ogni volta, cadono nel nulla, senza che siano assunti piani che definiscano gli interventi prioritari e la gestione costante del parco. Se ne accorge il Ministero dell'ambiente, inserendo gli alberi di Villa Ada in un rapporto di alto livello scientifico ed economico ma il Campidoglio e il Municipio sembrano non accorgersi di nulla, come se il tema non riguardasse il governo della città e il futuro di chi vive a Roma.
estratto dal Rapporto:
Deposizione del particolato atmosferico (PM) in una Villa storica di Roma: Villa Ada Savoia
Al fine di quantificare il servizio ecosistemico di rimozione per una infrastruttura verde presente all’interno di tali città, si è focalizzata l’attenzione su un ampio parco urbano situato nel centro della città di Roma, Villa Ada Savoia. La Figura H8 mostra la mappa della Villa ottenuta tramite classificazione di un’immagine Landsat 5 (Manes et al., 2012). Questa infrastruttura verde è circondata da strade ad elevato traffico veicolare con un’estensione totale di 160 ettari, è uno dei più vasti parchi urbani di Roma (Alessio et al., 2002). È composta da pascoli artificiali, corpi d’acqua e alberi radi, ma la parte interna è caratterizzata da un’ampia foresta prevalentemente costituita da Pinus pinea L. (pino domestico) e Quercus ilex L. (leccio). Specie decidue, come Quercus cerris L. (cerro) e Castanea sativa Mill. (castagno) sono inoltre presenti.
I dati sulla rimozione di PM10, sono stati ottenuti sia mediante un approccio modellistico, sia con misure sperimentali di campo. Il particolato atmosferico si deposita per gravitazione principalmente sulle superfici fogliari, e successivamente, si ri-sospende o viene dilavato con le piogge (Nowak, 1994). L’efficienza di cattura del particolato da parte della vegetazione, è correlato a diversi fattori, molti dei quali appartengono alle caratteristiche morfo-funzionali delle specie (Nguyen et al., 2015). Tra questi, le più importanti sono la forma e la struttura della lamina fogliare, la presenza di peli e/o rivestimenti cerosi delle foglie, che possono aumentare l’efficienza di rimozione (Sgrigna et al., 2014). Quindi, raggruppare la vegetazione in gruppi funzionali, come già descritto, in latifoglie sempreverdi, latifoglie decidue e conifere, ognuno con le proprie caratteristiche morfo-anatomiche, ecofisiologiche e con proprie dinamiche stagionali, può aiutare a comprendere gli effetti svolti della vegetazione sul miglioramento della qualità dell’aria, così come a sviluppare strategie efficienti di gestione mirate a migliorare la fornitura di servizi ecosistemici in un contesto di cambiamento climatico.
Stima della deposizione potenziale di PM10 Il trend annuale di deposizione di PM10, simulato per i tre gruppi funzionali, mostra che la deposizione è massima per le latifoglie sempreverdi e le conifere durante l’inverno e l’autunno, periodo in cui le latifoglie decidue non contribuiscono alla fornitura di tale servizio (Manes et al., 2014; Marando et al., 2016). Inoltre, le latifoglie decidue mostrano valori di deposizione inferiori rispetto alle sempreverdi e le conifere durante l’estate, in quanto le elevate temperature tipiche dell’isola di calore urbana e la ridotta disponibilità idrica al suolo influenzano lo sviluppo vegetativo. Mediante un approccio di simulazione è stato stimato il miglioramento di qualità dell’aria dovuto alla capacità di deposizione del particolato operato dalla vegetazione.
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sabato 10 febbraio 2018
Villa Ada non può essere abbandonata
Le associazioni AMUSE e Amici di Villa Ada hanno sollecitato
la Presidente del Municipio 2, Francesca Del Bello, a fissare un incontro per
definire un piano di interventi che restituisca dignità a uno degli elementi
che identificano il quartiere e appartengono alla memoria di tutti i cittadini.
Interventi che sono stati più volte sollecitati come quello
di agire, in modo semplice e immediato, per impedire la sosta abusiva nello
spazio antistante il cancello monumentale: una sosta illegale che regala, ogni
anno, diverse migliaia di euro, non incassate dall'Amministrazione comunale. Risorse che servirebbero per curare e manutenere il parco e il bene comune.
Questa la lettera inviata oggi alla Presidente Del Bello con la quale si sollecita l’azione del Municipio. Restiamo in attesa di una risposta, concreta.
lunedì 30 ottobre 2017
Il futuro di Villa Ada, con le radici nella memoria
Si è svolto giovedì scorso l’incontro pubblico per
presentare il libro “Cronache
da Villa Ada”. Un lavoro collettivo, realizzato dall’Associazione Amici di
Villa Ada, per conservare la memoria di alcuni passaggi storici che hanno
permesso di giungere ai nostri giorni con un grande parco pubblico, aperto alla
fruizione di tutti i cittadini.
Momenti che è stato opportuno ricordare, anche per rendere
merito a chi si è battuto per la salvaguardia di Villa Ada e che, tuttora, è al
nostro fianco nel proseguire nell'impegno civile: amici di Villa Ada che non
intendiamo dimenticare e ai quali dedichiamo questo libro.
Una sala gremita, che ha raccolto l’interesse e la partecipazione
dei cittadini del quartiere, e ha rappresentato l’occasione per ascoltare
interventi stimolanti, di esperti che hanno descritto il valore di Villa Ada,
del suo patrimonio storico e naturalistico.
L’impegno prosegue, con l’obiettivo di promuovere altri
incontri e passeggiate nel Parco, anche per celebrare i primi 60 anni di Villa
Ada, una data importante che, nel mese di maggio 2018, sarà un ulteriore
stimolo per tutelare l’area di Villa Ada e la sua storia.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e, in
particolare, a Don Marco, per aver voluto ospitare l’incontro nel teatro della
parrocchia di San Saturnino.
mercoledì 25 ottobre 2017
Villa Ada, un bene comune da tramandare
È in queste parole che si ritrovano le idee che hanno mosso
un gruppo di cittadini a impegnarsi per la tutela di Villa Ada. Un grande parco
pubblico aperto alla fruizione di tutti dove ognuno possa godere del contatto
con la natura e trovare la serenità di un luogo che, in città, rappresenta un patrimonio
insostituibile.
Giovedì 26 ottobre sarà l’occasione per ricordare chi ha contribuito
a far sì che il grande parco fosse una realtà: abbiamo raccolto testimonianze,
documenti ed episodi che hanno costellato questi decenni. Il rischio di veder
manomessa Villa Ada è stato sempre imminente, talvolta in modo subdolo,
proponendo progetti e trasformazioni che, se realizzati, potrebbero stravolgere l’idea
stessa di parco pubblico.
Un impegno civico, un valore morale, che, oggi, è testimoniato
da questo libro, che ricostruisce la storia di Villa Ada e le vicende che hanno
richiesto una presenza costante per tutelare l’integrità del bene comune,
allontanando rischi di speculazione.
Villa Ada appartiene a Roma e ai suoi cittadini: abbandono e
disattenzione sono lì, tuttora, a ricordare quanto sia difficile il compito di
chi vuol difendere il bene comune, per tramandarlo alle future generazioni. Continuiamo
a farlo, come anime belle che
continuano a credere che la partecipazione e la condivisione siano una scelta
di libertà e di progresso.
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