Associazione Amici di Villa Ada

Associazione Amici di Villa Ada
dal 1987 per la tutela del parco pubblico
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sabato 19 giugno 2021

Incuria, indifferenza e trascuratezza: Villa Ada, il bene comune dimenticato

In una radura, tra ciò che rimane di un bosco mai curato, danneggiato da incendi e abbandono, è sorto, da mesi un parcheggio. Abusivo è dir poco perché è semplicemente un luogo invaso dalle auto senza che nessuno abbia provato ad arginare questa ulteriore aggressione all’ambiente.

Alle pendici di Monte Antenne, approfittando di una barriera rimossa, calpestando il suolo e portando degrado al degrado, sotto gli occhi di tutti, delle istituzioni che dovrebbero occuparsi della gestione e della manutenzione del bene comune.

Ma è la foto di un abbandono che non ha responsabili: una villa storica che ha un accesso che non tutela i pedoni e i ciclisti ma si presenta come un luogo senza regole né rispetto. Tutta la strada che conduce all’ingresso di Villa Ada, via del ponte salario, è un ammasso di auto parcheggiate ovunque, in sosta vietata, restringendo la carreggiata limitando la circolazione, anche, soprattutto, nel caso dovessero arrivare dei mezzi di soccorso. Una striscia di marciapiede senza protezione, l’immancabile rete di plastica arancione da pollaio, auto e scooter in ogni centimetro di spazio.

Proseguendo la strada lascia intravedere, nei bordi, rifiuti abbandonati e incuria, come se nessuno dovesse preoccuparsi di cosa accade in questa zona di Roma che attraversa uno dei parchi più estesi, che comprende anche un’area archeologica.

Si scrivono ordinanze, si prevedono divieti e prescrizioni ma poi tutto è lasciato così, nell’incuria e nell’indifferenza: associazioni e comitati hanno presentato un esposto alla Sindaca di Roma affinché non si possa dire “non sapevamo” “non abbiamo visto”.

Non è un parcheggio abusivo, non è sosta selvaggia: è l’indifferenza e l’incapacità di
un’amministrazione di curare il patrimonio pubblico rendendolo accessibile e adottando regole da far rispettare: i parchi devono poter essere fruiti dai cittadini in modo concreto, evitando il caos delle auto che rappresentano un pericolo per chi cammina. Forse si potrebbe sperimentare una navetta che colleghi il parcheggio antistante la Moschea, forse si potrebbe creare un percorso protetto per raggiungere il cancello di ingresso, forse si potrebbe risistemare l’area circostante: tante soluzioni che dovrebbero essere valutate e prese in considerazione, abbandonando una logica fondata sull’improvvisazione e sul degrado consolidato. Forse.

 

lunedì 10 maggio 2021

Villa Ada, i passi dentro la memoria

Un grande parco pubblico, che è frequentato ogni giorno da migliaia di cittadini, dall’alba al tramonto, come recitano i cartelli un po’ offuscati dal tempo e dalla sporcizia.

Viali e un largo che ricordano personaggi che hanno dedicato impegno e passione per la cultura, per la società civile, per il progresso della collettività: eppure le targhe che danno un nome ai percorsi sui quali camminiamo e corriamo tutti i giorni sono lasciate nell’incuria: sporche, illeggibili, trascurate e dimenticate come se il destino di Villa Ada fosse solo questo.

Non è detto che il destino e l’indifferenza non si possano contrastare: le associazioni e i comitati che hanno avuto un ruolo nella protezione di Villa Ada, del patrimonio naturale e culturale, curando la memoria e battendosi per la difesa della trasparenza e della legalità non si adeguano a questa logica dell’abbandono e della distrazione.

Per questo sabato 15 maggio 2021 si svolgerà l’operazione Rinfreschiamo la Memoria, l’occasione per ripercorrere il ricordo dei personaggi ai quali sono dedicati gli spazi di Villa Ada e ribadire che il bene comune deve essere curato e sottoposto a manutenzione costante.

Un appuntamento per ricordare, a chi ha poca memoria, che Villa Ada e la città hanno bisogno di essere custodite.

qui la locandina dell'iniziativa 


qui la mappa delle targhe 


 

 

sabato 8 maggio 2021

Le regole, le idee e le proposte

Lo abbiamo ribadito, con coerenza e con fermezza: Villa Ada è un grande parco pubblico, frutto dell’impegno di cittadini e associazioni che si sono battute, da sempre, per garantirne l’integrità e la gestione.

Un parco pubblico che il 18 maggio celebrerà i suoi primi 63 anni di apertura, per il godimento di tutti; un periodo storico che ha visto, più volte, minacce di manomettere il patrimonio collettivo rappresentato dai boschi e dalle praterie, dagli edifici e dalla cura degli equilibri degli ecosistemi; un impegno continuo che ha permesso di ottenere l’inserimento nella Legge per Roma Capitale e l’utilizzo di fondi per garantire l’esproprio di aree che rischiavano di essere edificate.

Le regole e i vincoli posti a tutela di Villa Ada sono la condizione essenziale e inequivocabile per far sì che il sistema naturale sia preservato e continui a esserlo, per permettere di tramandare alle generazioni future questo insieme di elementi paesaggistici, ambientali e culturali: occorre ripeterlo con forza perché è su queste regole che si basa l’idea stessa di istituire e proteggere un sistema ecologico complesso, elemento insostituibile per il futuro.

Accogliamo con interesse, per questo motivo, le indicazioni espresse lo scorso 7 maggio dalla Soprintendenza di Roma: i progetti che prevedono interventi sull’area di Villa Ada devono risultare coerenti con le norme di salvaguardia e per nessun motivo si deve ipotizzare di aggirare gli strumenti posti in atto per garantire la conservazione dell’ambiente.

Ripetiamo quanto espresso più volte: è necessario un quadro coordinato e strutturato per la gestione del Parco, coerente con le normative e con gli strumenti di pianificazione territoriale. Progetti e proposte possono trovare collocazione in un ambito che abbia come fondamento la visione complessiva del bene pubblico, nel rispetto delle regole e con la compatibilità con gli usi e le funzioni svolte dal Parco.

Proseguiremo il nostro impegno in difesa di Villa Ada con lo spirito che ha animato le centinaia di cittadini che hanno dedicato tempo e passione per la salvaguardia di un grande parco pubblico; continueremo a seguire con attenzione quanto avviene, ribadendo la necessità del rispetto delle regole basilari di trasparenza e legalità.

 

il parere della Soprintendenza 





 

giovedì 22 aprile 2021

Villa Ada, i tagli degli alberi e l’assenza di un piano

Le associazione i comitati hanno scritto, il 21 aprile, a Roma Capitale chiedendo, per l’ennesima volta, che sia assicurata trasparenza e informazione sulla cura e la manutenzione del Parco.

I tagli procedono in modo troppo sbrigativo e senza che sia data la pur minima comunicazione su come si sta operando, sulla base di quali valutazioni e con indicazioni su come sarà ricostituito il patrimonio arboreo che è parte essenziale di Villa Ada, del suo aspetto e del suo ruolo per tutelare la biodiversità e l’ecosistema.

Da troppo tempo si attende e si reclama un piano di gestione del Parco, un’area di 160 ettari, che dovrebbe contenere indicazioni e programmazione su come operare per la conservazione e la tutela, per garantire la fruizione e gli equilibri naturali.

A parole si annunciano interventi, migliorie, investimenti ma, purtroppo, si assiste a lavori svolti in modo intempestivo e senza una necessaria attenzione per gli aspetti naturalistici e garantendo un’adeguata partecipazione dei cittadini.

Villa Ada è un grande parco urbano ma continua, da decenni, a essere considerato come un’aiuola, come un luogo da gestire senza lungimiranza e considerazione per la complessità degli ambienti naturali e per il valore sociale che svolge, con ecosistemi che in ambito urbano sono rari e fragili.

Si continuerà a richiedere attenzione e competenza per assicurare il futuro di Villa Ada e oggi, 22 aprile, data che in tutto il mondo celebra l’Earth Day è ancor più significativo pretendere un cambio di passo per la salvaguardia del Parco e del suo ecosistema.

 

hanno sottoscritto la richiesta a Roma Capitale:

Associazione Amici di Villa Ada

Associazione Amici dei Pini di Roma

Associazione AMUSE

Associazione Artù

Associazione Carteinregola

Cittadinanzattiva Nomentano-Trieste

Comitato amici di Piazza Verbano

Comitato Salviamo i Pini di corso Trieste

gruppo di lavoro per il Parco Nemorense

Osservatorio Sherwood

 


lunedì 20 aprile 2020

Villa Ada, servirebbe un piano e invece…


Sono tempi complicati con giornate bellissime che però è necessario trascorrere chiusi in casa, per affrontare l’emergenza del maledetto virus.

Vorremmo leggere che nel frattempo si sta lavorando per la manutenzione e la cura della città, per contribuire alla fase della riapertura graduale, dopo la quarantena. I parchi e le aree verdi saranno importantissimi per offrire ai cittadini il ristoro di angoli di natura e di serenità.

Tra questi Villa Ada che oggi è chiusa
ma da anni attende interventi importanti di restauro e di recupero ambientale, dopo gli schianti di alberi e l’abbandono degli edifici.

Invece, con sorpresa, si apprende che la Giunta capitolina ha adottato lo scorso 2 aprile una deliberazione che approva un progetto di fattibilità per l’importo di 740.000 Euro per restaurare il Casale della Finanziera. La sorpresa di leggere la Delibera lascia subito posto a molti dubbi e perplessità.

Si tratta sicuramente di un intervento sacrosanto per arginare degrado e rovina definitiva ma è privo di un quadro complessivo che definisca priorità e finalità dell’investimento per dare coerenza a un progetto che dovrebbe essere inserito nell'attuazione del piano di gestione.

L'Amministrazione Capitolina ancora una volta non mette in campo un nuovo necessario strumento, con l’indicazione di coordinare e accentrare tutte le competenze sul parco in una figura unica, con l’individuazione di un Direttore della Villa, come si conviene per un’area naturale protetta estesa per oltre 160 ettari.

Si continua invece in una logica frammentata e priva di un piano con obiettivi, strumenti, risorse e programmazione: manca l'idea di fondo che l'intera area debba essere gestita e affidata con responsabilità operative che non siano solo il servizio giardini.
D'altronde sarebbe stata auspicabile una fase di confronto e di partecipazione sulle scelte compiute, permettendo la comparazione di progetti e l’individuazione di priorità sulla base di un Piano. Per esempio sarebbe risultato opportuno considerare il recupero dell’edificio che sta sulla sinistra rispetto all'ingresso del viale che porta all'ambasciata d’Egitto, la casa del guardiano inserendo nel progetto anche il recupero della cancellata d’ingresso della Villa per dare forma a un progetto coordinato e con prospettive di gestione complessiva del patrimonio pubblico.

A questi interventi più volte richiesti e sollecitati come quello sulla casa del guardiano che sarebbe risultato certamente meno costoso e più fruibile per i cittadini si dovrebbe aggiungere il completamento del restauro della Chiesa del Divino Amore per cui è stata erogata solo una prima tranche dei lavori nel 2013 e nonostante questi primi lavori versa oggi in uno stato di abbandono totale.
È doveroso quindi porre dubbi sulla decisione di spendere 800.000 euro per restaurare il casale, con riferimento soprattutto a quale fine farà, una volta terminato l’intervento edilizio? chi lo gestirà? come sarà impedito un nuovo attacco di vandali?
Dubbi che pongono la necessità di conoscere la composizione del gruppo di lavoro interdipartimentale istituito con D.D prot.n. QL/73103/2019 del 29 settembre 2019  che ha stabilito la priorità di questo intervento, scartandone altri che potessero risultare più urgenti e con finalità più comprensibili, e maggiori informazioni sulle due successive delibere del 16 12 2019 di importi rilevanti sugli interventi per Villa Ada .

Troppe ombre e poche luci nel futuro di Villa Ada, proprio ora che servirebbe coraggio e competenza per investire davvero per la gestione e la manutenzione del Parco: un investimento fatto con lungimiranza, guardando al futuro, immaginando una cura costante e obiettivi concreti. Manca la visione ma, soprattutto, la volontà di uscire da una logica di piccoli cantieri che non contribuiscono al restauro complessivo di un parco che è fatto di alberi, viali, laghetti. Non è sufficiente compiere il restauro più bello del mondo di un singolo casale e lasciare nel degrado tutto il resto, senza avere neanche cognizione di come utilizzare il casale, come attribuirgli una funzione sociale e garantire la fruizione e la gestione.

Con CarteinRegola, l'associazione che da tempo si occupa dei problemi di trasparenza e partecipazione dei cittadini alle scelte dell'Amministrazione Capitolina, abbiamo iniziato a predisporre un dossier che può essere scaricato a questo link.



Dal 4 dicembre 2013  sono stati quindi deliberati per Villa Ada  i seguenti atti:

1) Restauro e consolidamento della Chiesetta del Divino Amore a Villa Ada Savoia – I lotto” Importo dell’appalto: € 262.818,83 di cui € 232.533,21 soggetti a ribasso d’asta e € 30.285,62 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso; - CIG: 4860919D3E - CUP: J84G10000220001 
STRUTTURA PROPONENTE: SOVRINTENDENZA CAPITOLINA AI BENI CULTURALI 

2) D.D.  1628 prot. n. QL/73103/2019 del 29 settembre 2019 CIG 8123595AA8
Oggetto: Interventi di restauro e messa in sicurezza degli edifici all'interno del parco di Villa Ada.
Importo complessivo: € 69.814,00 compressa IVA al 22%.

3) D.D. 1632 16/12/2019 CIG 8117996E36 
Oggetto: Progettazione Definitiva ed Esecutiva propedeutica i lavori di Riqualificazione del Parco di Villa Ada. Importo complessivo: € 95.781,77 compressa IVA al 22%.

4) Interventi di restauro e messa in sicurezza degli immobili all'interno di Villa Ada. Annualità 2020-2022 CdC 0VP Progetto di fattibilità tecnica economica. CUP J81I19000040004. Importo Euro 740.625,00 I.V.A. compresa.


mercoledì 27 aprile 2016

Villa Ada, ovvero l'abbandono diventato normale




Oggi il quotidiano Leggo pubblica un articolo e un video sull'abbandono di Villa Ada: i problemi sono sempre quelli, purtroppo.

Edifici fatiscenti, alberi schiantati, vigilanza inesistente, nessun piano o progetto di gestione.


sabato 19 marzo 2016

Gli alberi di Villa Ada fanno notizia solo quando cascano

Ogni volta è sempre la stessa storia.

Si tagliano gli alberi di Villa Ada, perché malati o troppo vetusti: polemiche, attacchi, molte parole che poi, dopo qualche giorno, si affievoliscono.

Gli Amici di Villa Ada, da decenni, chiedono una cosa normale: dotare Villa Ada di un piano di gestione, come si addice a un parco di queste dimensioni e di questa importanza, dove non è il singolo albero a rappresentare un problema ma l'opportunità di pianificare e programmare gli interventi.







Villa Ada è un sistema complesso, ricco di biodiversità e destinato, in parte, a essere un luogo di fruizione e di svago. Un'area naturale che deve essere considerata nella sua interezza, con un Piano di assetto e con interventi forestali di medio periodo.

Oggi, su La Repubblica, un articolo di Laura Serloni.






lunedì 29 giugno 2015

A Roma si cambia, anche per il verde pubblico

Pubblicato sui quotidiani l'avviso per appaltare il servizio di censimento, monitoraggio, sorveglianza, custodia e pronto intervento (24 ore su 24) per le alberature stradali di prima grandezza e per le Ville Storiche di maggior estensione.

Un servizio che si svolgerà per 18 mesi.

La cura del verde a Roma cambia, ripristinando la legalità e la trasparenza, con una gara europea.

Il verde pubblico esce dalla logica dell'emergenza.

domenica 15 febbraio 2015

Strani segnali a Villa Ada


Ci mancavano gli avvertimenti di stampo mafioso. A Villa Ada c’è un problema, lo denunciamo da tempo, tra il disinteresse e l’incuria.

Adesso, nella città colpita dall'ondata di arresti dell’inchiesta Mafia Capitale, può succedere anche questo: il ritrovamento di lepri decapitate, per intimorire e gettare minacce, neanche troppo velate, su chi chiede tutela e legalità per il Parco.

Le Associazioni sono presenti a Villa Ada, fin da quando si trattò di dover agire per sottrarre parte della Villa alla speculazione edilizia e restituire il parco a tutti i cittadini.

Se c’è oggi un problema legato alla legalità e alla sicurezza dei cittadini è doveroso che le Istituzioni, in primis Roma Capitale e il Municipio 2, si adoperino per ristabilire livelli di normalità a questo parco: chiediamo l’impegno della Giunta Capitolina, anche nella persona dell’Assessore alla Legalità, Alfonso Sabella, affinché Villa Ada torni a essere un luogo tranquillo e sereno.

Il nostro impegno non si ferma davanti alle minacce e ai soprusi: siamo cittadini che continuano a voler bene a Villa Ada e a pretendere che la legalità sia rispettata. Le nostre proposte sono pubbliche e chiediamo l'appoggio di tutti coloro che vivono il quartiere.

giovedì 12 febbraio 2015

Gli alberi di Villa Ada, senza cura e senza tutela: chiudiamo l'epoca dell'emergenza


Non può essere sempre l'ennesima emergenza.

Di pochi giorni fa la notizia (qui su La Repubblica) dei pini schiantati, con grande pericolo per l'incolumità di chi Villa Ada la vive, per rilassarsi e per giocare.

è proprio l'idea dell'emergenza continua che ha portato a questa situazione: un'emergenza in parte voluta, pilotata da corrotti e corruttori, affinché si intervenisse soltanto dopo che succedono gli incidenti per spendere i soldi pubblici più velocemente e con controlli superficiali. Su Gli Stati Generali un commento di Andrea Ferraretto descrive con una buona sintesi questo stato di cose.

Villa Ada e gli altri parchi di Roma hanno bisogno, piuttosto, di piani e programmi, con l'individuazione puntuale di responsabilità e obiettivi. Un ragionamento che può essere fatto per il verde pubblico ma per molte altre situazioni dove il livello di malgoverno è più che evidente.

Il fiume di denaro scoperto dalla recente indagine Mafia Capitale è solo l'ultimo degli episodi di un modo di gestire il verde pubblico fatto di disinteresse e di corruzione. Su La Repubblica di oggi il quadro drammatico della gestione del verde pubblico a Roma.

Serve uno scatto, una reazione civica di fronte a questo sfascio. Ecco perché siamo convinti che sia compito di ciascuno vigilare affinché siano ripristinate regole da città normale, dove esistono diritti e doveri.



giovedì 22 gennaio 2015

Museo del Giocattolo: si ricomincia sempre da lì?


Il Museo del Giocattolo, riappare, come d’incanto, dove era rimasto sette anni fa.
Ora, con un’intervista dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, si ricomincia a parlare di museo, cubature, sponsor privati… .
Nessun cenno alle Associazioni di cittadini che in questi anni si sono impegnate per la tutela del parco ma, soprattutto, nessun cenno alle osservazioni al progetto, che fu presentato dall'allora Sindaco di Roma Valter Veltroni.
Un progetto più volte contestato, con numerose lacune, inadeguato alla collocazione all’interno di un parco pubblico, con la previsione di costruire un’area museale destinata alla fruizione dei bambini nel sottosuolo, con più di 15.000 metri cibi di spazi ipogei.
Tanti i punti oscuri relativi anche al giro di affaristi che fu denunciato dalla stampa, con inchieste e dossier.

Siamo convinti che la soluzione per le Scuderie sia un’altra, che non serva costruire altre cubature all’interno della Villa che, tuttora, è priva di un piano di assetto e vaga in una gestione che non tiene conto della complessità dell’area.

domenica 18 gennaio 2015

Parcheggio gratuito a Villa Ada

piazzale lato interno
I tanti problemi del verde pubblico sono costituiti anche dall'incuria e dall'indifferenza.
Da tempo segnaliamo, come Associazione, la condizione di abbandono dell’ingresso monumentale di Villa Ada, su via salaria, all’altezza di via di Villa Ada: il grande cancello, chiuso e mai aperto, e il piazzale circostante, ormai diventato una pozzanghera.


Soldi per restauro e  manutenzione non ce ne sono, lo abbiamo sentito più volte ma, convinti che i beni comuni debbano essere rispettati e tutelati, non ci rassegniamo ad accettare questa situazione.


Anche perché il cancello, sulla parte esterna, su via Salaria, è diventato, in questi anni, un parcheggio, comodo e gratuito, dove nessuno paga e, soprattutto, nessuno controlla né sanziona.


Cinque auto, che, per parcheggiare non pagano la tariffa: abbiamo fatto un po’ di conti, così, per capire quanto, a volte, le piccole distrazioni rappresentino quelle risorse che tanto servirebbero a migliorare la città.

Considerando cinque auto, una tariffa oraria di Euro 1,5, per 11 ore al giorno, per 20 giorni al mese, per 12 mesi all’anno, il conto finale sarebbe di Euro 33.000.


Certo si dirà, nessuno parcheggia lì per 11 ore, non sono mai 5 le auto (talvolta sono anche sei!) ma, comunque, è una buona dimostrazione di come l’indifferenza comporti il degrado del bene pubblico (in questo caso un cancello monumentale) e la perdita di risorse per la collettività.


Chissà, magari tanti piccoli esempi come questo delle cinque auto parcheggiate in divieto di sosta potrebbero servire a far capire come, per cambiare la città, sia necessario ripristinare le regole e il rispetto delle stesse.

venerdì 23 maggio 2014

Perdersi a Roma tra parchi, roseti e teatri immersi nel verde

Si parla di Villa Ada ma anche di Villa Torlonia, del Roseto comunale e del verde pubblico a Roma in questo articolo.

Serve sempre ricordare l'importanza di gestire e tutelare i beni comuni per affermare l'identità della comunità locale.

Continuiamo a essere vigili e attenti affinché il patrimonio ambientale e culturale della nostra città sia curato e migliorato.

martedì 25 marzo 2014

Qualcosa si muove

il Coordinamento dei Comitati del Municipio 2 pubblica sul proprio blog i risultati dell'incontro con l'Assessore Estella Marino di venerdì 20 marzo.

un resoconto esauriente del primo incontro che si conta avrà nuove occasioni di dialogo con l'amministrazione capitolina e con quella del Municipio.

Vi invitiamo a visitare frequentemente il blog del Coordinamento in modo da essere costantemente informati sulle iniziative e sugli sviluppi delle questioni prese in esame,


martedì 18 marzo 2014

Incontro pubblico sui temi dell'ambiente nel Municipio 2

Assemblea pubblica con l'Assessore all'Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino

il 20 marzo, alle ore 18

in via Boemondo, 7 Sala Cittadina

martedì 11 marzo 2014

Troppo degrado per Villa Ada

Purtroppo le cose sono sempre le stesse: degrado, sporcizia, abbandono, incuria. Il futuro di Villa Ada continua a essere affetto dagli stessi problemi e dall'assenza di un piano.

Domenica 9 marzo il quotidiano La Repubblica ha dedicato un ampio articolo, di Giulia Cerasi, che descrive in modo efficace ciò che migliaia di cittadini hanno sotto gli occhi ogni giorno.

per leggere l'articolo fare clic qui.

venerdì 13 dicembre 2013

PARCO RABIN E' SALVO !


ABBIAMO VINTO ! AVETE VINTO VOI ! HANNO VINTO I NOSTRI FIGLI, I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE E LE FUTURE GENERAZIONI CHE CONSERVERANNO INTEGRA LA BELLEZZA NATURALE DEL PARCO RABIN !

Il lavoro costante, tenace, svolto con passione e in silenzio, sensibilizzando ora questa, ora quella istituzione, sulla vicenda di Parco Rabin è riuscito a pagare.
Abbiamo voluto, con gli amici che più da presso si sono interessati alla vicenda del verde di Parco Rabin, essere veramente sicuri e aspettare di avere l’ultimo positivo riscontro dalla Regione Lazio, che è l’ultimo Ente pubblico chiamato a pronunciarsi sul Piano Paesistico Territoriale.
La Soprintendenza ha finalmente rimesso gli atti, per la decisione finale, alla Regione.
E’ emerso che esisteva all’Albo pretorio una cartografia che delimitava esattamente il vincolo paesaggistico su Parco Rabin dal 1954 – abbiamo acquisito questa documentazione, nonché altra documentazione risultata decisiva e essenziale per l’istruttoria - e che lo stesso vincolo si estende fino a via Panama, come recita il dispositivo del decreto, quindi:
PARCO RABIN E’ SALVOOOOOOOO !
Un grazie a tutti perché questa è soprattutto una vostra vittoria, una vittoria di tutti i cittadini che potranno continuare a godere delle bellezze naturali del nostro Parco.
166 volte grazie a tutti coloro che, firmando la petizione, sono riusciti a muovere ciò che sembrava immobile e a modificare ciò che appariva all’inizio immodificabile.
ORA, E’ IL MOMENTO DI FESTEGGIARE!
IL “CIRCOLO SHERWOOD” di LEGAMBIENTE ORGANIZZA PER
SABATO 14 DICEMBRE 2013, ALLE ORE 10.00
UNA FESTA PRESSO L’AREA BAMBINI DI PARCO RABIN
PORTATE PANETTONI, DOLCI E BIBITE
PER FESTEGGIARE INSIEME QUESTA GRANDE VITTORIA !

domenica 8 dicembre 2013

Ripensare le politiche per il verde pubblico


Il periodo di crisi che stiamo attraversando rende, ogni giorno, sempre più complicato reperire risorse per investire nella tutela dell’ambiente e dei beni comuni.

Siamo convinti che sia necessario innovare le forme tradizionali di intervento, anche attraverso il coinvolgimento delle imprese che operano sul territorio e che hanno un rapporto costante con i cittadini.

Cambia il ruolo che svolgono le aree verdi, non più di semplice arredo urbano e di decoro estetico ma vere e proprie riserve di natura e di riequilibrio del rapporto tra spazio urbano e cittadini.

È opportuno guardare anche ad altre esperienze, come, tra le tante, quella del Comune di Bologna, che sta realizzando un progetto LIFE+, co-finanziato dalla Commissione Europea, proprio per avviare un’azione di forestazione urbana che vede il ruolo attivo delle partnership pubblico/privato, in una logica di cooperazione e responsabilità sociale.

Anche Roma deve avviare percorsi di questo tipo, trovando buone prassi in Italia e in Europa, per rafforzare il valore e il ruolo svolto dai parchi e dalle aree verdi.

Villa Ada è tra queste aree: da anni soffre dell’assenza di un piano di assetto e della capacità di programmare interventi per la manutenzione e la gestione del patrimonio pubblico. Manca un piano e soprattutto la visione di gestire Villa Ada nel suo complesso, comprendendo i beni ambientali, storici, culturali e naturali.

Come Associazione Amici di Villa Ada rinnoviamo la disponibilità a collaborare per l’individuazione di soluzioni, che, è utile ribadirlo, non dovranno essere frammentarie ed episodiche.

venerdì 25 ottobre 2013

Il Tempio di Flora esce dall'abbandono e dal degrado

riprendiamo dalle pagine di Repubblica Roma:

(...) Quaranta studenti della Luiss con gli assessori Estella Marino e Flavia Barca hanno ripulito la struttura. L'amministrazione insieme alla Sovrintendenza capitolina organizzerà dei corsi gratuiti di restauro e procederà alla semplificazione per accedere ai pareri della Sovrintendenza necessari per realizzare interventi.

info: LabGov LUISS

La speranza è che non rimanga un episodio isolato ma il segnale di un nuovo impegno, concreto e continuo, per restituire un futuro a Villa Ada, rinnovando la presenza delle Amministrazioni per la tutela e la gestione di questo importante patrimonio collettivo.

domenica 9 giugno 2013

Il degrado senza fine



Anche oggi La Repubblica dedica un articolo al degrado di Villa Ada. Un degrado senza fine, più volte denunciato e descritto: in questi anni sono state fatte denuncie, petizioni, passeggiate, … . 

Tante parole e promesse, di volta in volta, con gli amministratori che avrebbero avuto la responsabilità di intervenire e trovare soluzioni per lo stato di abbandono nel quale si trova il parco.

Sono stati preparati dossier ed effettuati sopralluoghi, descritti in modo puntuale gli elementi di criticità che contribuiscono, ogni giorno sempre più, a rendere Villa Ada un luogo degradato, dove a vincere è l’abbandono e la scarsa sicurezza.

Un giorno sarà necessario fare l’elenco di chi, nella qualità di Sindaco, Presidente di Municipio, Assessore, Consigliere, … ha avuto a che fare con le “carte” di Villa Ada e, per qualche motivo ha preferito che restassero nel fondo del cassetto.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/06/09/news/i_tesori_di_villa_ada_ostaggio_del_degrado-60691792/