I tagli procedono in modo troppo sbrigativo e senza che sia
data la pur minima comunicazione su come si sta operando, sulla base di quali
valutazioni e con indicazioni su come sarà ricostituito il patrimonio arboreo
che è parte essenziale di Villa Ada, del suo aspetto e del suo ruolo per
tutelare la biodiversità e l’ecosistema.
Da troppo tempo si attende e si reclama un piano di gestione
del Parco, un’area di 160 ettari, che dovrebbe contenere indicazioni e programmazione
su come operare per la conservazione e la tutela, per garantire la fruizione e
gli equilibri naturali.
Villa Ada è un grande parco urbano ma continua, da decenni, a
essere considerato come un’aiuola, come un luogo da gestire senza lungimiranza
e considerazione per la complessità degli ambienti naturali e per il valore
sociale che svolge, con ecosistemi che in ambito urbano sono rari e fragili.
Si continuerà a richiedere attenzione e competenza per
assicurare il futuro di Villa Ada e oggi, 22 aprile, data che in tutto il mondo
celebra l’Earth Day è ancor più significativo pretendere un cambio di passo per
la salvaguardia del Parco e del suo ecosistema.
hanno sottoscritto la richiesta a Roma Capitale:
Associazione Amici di Villa Ada
Associazione Amici dei Pini di Roma
Associazione AMUSE
Associazione Artù
Associazione Carteinregola
Cittadinanzattiva Nomentano-Trieste
Comitato amici di Piazza Verbano
Comitato Salviamo i Pini di corso Trieste
gruppo di lavoro per il Parco Nemorense
Osservatorio Sherwood
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