Associazione Amici di Villa Ada

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dal 1987 per la tutela del parco pubblico

giovedì 2 gennaio 2020

Parco Nemorense, cosa sta accadendo tra i viali?


Da mesi chiuso, per l’avvio di un non meglio progetto di riqualificazione, il parco Virgiliano sembra esser stato dimenticato, lasciato nell’abbandono.

Un post su facebook dell’assessore all’ambiente del Municipio 2 desta preoccupazione e descrive uno stato di degrado e di vandalizzazione fuori controllo. Le foto pubblicate da Rino Fabiano sono una ferita per chi, in questi anni, ha sperato che parco Nemorense tornasse a essere un punto vitale del quartiere, con il riavvio della gestione del chiosco e la promozione come luogo di incontro e di socializzazione.

Non fu facile immaginare un futuro per parco Nemorense e fu necessaria una mobilitazione dei cittadini affinché il parco fosse affidato a una gestione che ne curasse la manutenzione e la fruizione: anni di battaglia amministrative, di delibere e di gare, per riuscire a definire un percorso trasparente, teso ad amministrare un bene comune e restituire al quartiere un luogo importante, che appartiene alla storia di generazioni intere.

Ora sembra che tutto stia tornando in una condizione grigia, con prospettive colme di incognite e di scenari poco rassicuranti. Lavori che procedono a rilento, intrusioni e distruzione, scarsa o inesistente condivisione con i cittadini dei progetti che riguardano il parco: sembra di essere tornati a tempi bui, senza una presenza concreta di Roma Capitale in difesa di un bene comune che non può diventare un luogo di degrado e di insicurezza.

Emerge, inoltre, la preoccupazione per la costruzione di un parcheggio, sulla base di una convenzione rimasta a lungo dormiente e che oggi rappresenta un rischio ulteriore per l’integrità del parco e la trasformazione dell’area circostante.

Forse, nel 2020, la priorità non sta nello spendere 300.000 euro per riqualificare parco nemorense quanto piuttosto nel curare parti intere di città che soffrono di abbandono e degrado; forse, nel 2020, sarebbe importante stabilire metodi di partecipazione e condivisione delle scelte; forse, nel 2020, sarebbe stato auspicabile indicare tempi e modalità degli interventi, ascoltando i cittadini e accogliendo le istanze del quartiere.

Continueremo a tenere gli occhi ben aperti, contestando progetti che non creano un miglioramento dell’ambiente, creando, viceversa, il rischio di vedere vanificato lo sforzo di decenni per restituire Parco Nemorense al patrimonio collettivo.