Villa Ada, il grande parco pubblico simbolo di battaglie che
hanno visto coinvolti cittadini, associazioni, uomini di cultura.
Oggi Villa Ada, come il resto della città vive il
diffondersi del degrado, dell’incuria, della devastazione. Qui, più che in
altri casi, è evidente il senso di rassegnazione e di desolazione: luoghi che
erano destinati allo svago e al riposo della cittadinanza si sono trasformati,
in pochi anni, in aree dove si assiste all’abbandono dell’idea stessa di comunità.
Un pergolato giace pericolante, circondato
dal nastro giallo della Polizia Locale; il Casale della Finanziera, che era stato ristrutturato e adibito a centro di educazione ambientale è distrutto dal vandalismo e dall’incapacità di dare forza a progetti che servirebbero per rendere fruibile il parco e farlo diventare un elemento di qualità urbana.
dal nastro giallo della Polizia Locale; il Casale della Finanziera, che era stato ristrutturato e adibito a centro di educazione ambientale è distrutto dal vandalismo e dall’incapacità di dare forza a progetti che servirebbero per rendere fruibile il parco e farlo diventare un elemento di qualità urbana.
Nulla viene fatto, nulla viene programmato e resta solo la
disperazione di assistere inermi a questo disastro, senza l’assunzione di responsabilità
da parte dell’Amministrazione Capitolina.
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