Abbiamo scelto un modo differente per celebrare i primi 63 anni di Villa Ada, il grande parco pubblicò che fu trasferito al Comune di Roma il 18 maggio 1958, rendendo disponibile alla cittadinanza i suoi prati, i suoi viali, i suoi boschi: abbiamo deciso di restituire dignità alla memoria.
Un sabato pomeriggio abbiamo percorso i viali di Villa Ada
con una scala e un secchio per ripulire le targhe che ricordano persone che
hanno dedicato la vita per far crescere la cultura e l'idea del bene comune
come elemento fondante di una collettività. Ci siamo fermati a osservare,
leggendo le schede che ripercorrono le tappe della vita di chi, come Augusto
Ciuffini, Luigi Pintor, Don Luigi di Liegro, Sophie e Hans Scholl, Don Lorenzo Milani, Jiri Pelikan, Jean Monnet, Federico Chabod, Don Giuseppe Dossetti, ha
lasciato un segno, ha indicato un ideale in cui credere.
Viviamo un momento strano, difficile e confuso e oggi, è ancor
più giusto tutelare la memoria e rafforzare le radici della comunità, per
guardare avanti, per immaginare il futuro che è descritto anche nei nomi di
queste targhe.
Grazie a Osservatorio Sherwood e Leprotti di Villa Ada che
hanno condiviso con noi questo momento di impegno civile e di resistenza
morale.
qui il post che ricorda il 18 aprile 1958
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