Associazione Amici di Villa Ada

Associazione Amici di Villa Ada
dal 1987 per la tutela del parco pubblico

lunedì 20 aprile 2020

Una tesi su Villa Ada


La tesi di Edoardo Ottimofiore è stata discussa lo scorso 17 dicembre ed è pubblicata sul sito dell’Università. Un riassunto in italiano è disponibile e descrive in modo efficace il progetto di studio e il percorso adottato.

Partendo da una semplice osservazione di apparente abbandono, questa tesi mira ad esplorare il patrimonio del terreno di Villa Ada, un parco urbano di Roma. Per fare ciò, questo studio mette in relazione narrazioni storico-ambientali riguardanti questo terreno, dalla prima presenza umana alla formazione del parco attuale. Le narrazioni aiutano a coinvolgere il lettore con il passato di questa terra e ad ancorarlo nel paesaggio attuale. Nel contesto di questo studio, è stato condotto un questionario online per valutare come il parco è percepito oggi e quale significato i visitatori e i vicini vi associno. Collegando il passato al presente, e quindi guardando avanti, questa tesi può contribuire ad aprire una discussione sul futuro di Villa Ada e sulle strategie che potrebbero essere attuate per una gestione efficace a lungo termine. (la tesi è in inglese).

Qui il link al lavoro finito .

Disponibili inoltre i dati delle risposte del questionario online accessibile. 

Grazie a Edoardo per l’impegno e per la volontà di descrivere, in modo scientifico, il valore di Villa Ada e del sistema territoriale formato dal parco e da Monte Antenne. Un bene comune che ha bisogno di essere conosciuto e tutelato, riconoscendo un ruolo che è prioritario per il futuro della città.

giovedì 2 gennaio 2020

Parco Nemorense, cosa sta accadendo tra i viali?


Da mesi chiuso, per l’avvio di un non meglio progetto di riqualificazione, il parco Virgiliano sembra esser stato dimenticato, lasciato nell’abbandono.

Un post su facebook dell’assessore all’ambiente del Municipio 2 desta preoccupazione e descrive uno stato di degrado e di vandalizzazione fuori controllo. Le foto pubblicate da Rino Fabiano sono una ferita per chi, in questi anni, ha sperato che parco Nemorense tornasse a essere un punto vitale del quartiere, con il riavvio della gestione del chiosco e la promozione come luogo di incontro e di socializzazione.

Non fu facile immaginare un futuro per parco Nemorense e fu necessaria una mobilitazione dei cittadini affinché il parco fosse affidato a una gestione che ne curasse la manutenzione e la fruizione: anni di battaglia amministrative, di delibere e di gare, per riuscire a definire un percorso trasparente, teso ad amministrare un bene comune e restituire al quartiere un luogo importante, che appartiene alla storia di generazioni intere.

Ora sembra che tutto stia tornando in una condizione grigia, con prospettive colme di incognite e di scenari poco rassicuranti. Lavori che procedono a rilento, intrusioni e distruzione, scarsa o inesistente condivisione con i cittadini dei progetti che riguardano il parco: sembra di essere tornati a tempi bui, senza una presenza concreta di Roma Capitale in difesa di un bene comune che non può diventare un luogo di degrado e di insicurezza.

Emerge, inoltre, la preoccupazione per la costruzione di un parcheggio, sulla base di una convenzione rimasta a lungo dormiente e che oggi rappresenta un rischio ulteriore per l’integrità del parco e la trasformazione dell’area circostante.

Forse, nel 2020, la priorità non sta nello spendere 300.000 euro per riqualificare parco nemorense quanto piuttosto nel curare parti intere di città che soffrono di abbandono e degrado; forse, nel 2020, sarebbe importante stabilire metodi di partecipazione e condivisione delle scelte; forse, nel 2020, sarebbe stato auspicabile indicare tempi e modalità degli interventi, ascoltando i cittadini e accogliendo le istanze del quartiere.

Continueremo a tenere gli occhi ben aperti, contestando progetti che non creano un miglioramento dell’ambiente, creando, viceversa, il rischio di vedere vanificato lo sforzo di decenni per restituire Parco Nemorense al patrimonio collettivo.

domenica 29 settembre 2019

Non è degrado, è l’arresa di fronte all’abbandono


Villa Ada, il grande parco pubblico simbolo di battaglie che hanno visto coinvolti cittadini, associazioni, uomini di cultura.

Oggi Villa Ada, come il resto della città vive il diffondersi del degrado, dell’incuria, della devastazione. Qui, più che in altri casi, è evidente il senso di rassegnazione e di desolazione: luoghi che erano destinati allo svago e al riposo della cittadinanza si sono trasformati, in pochi anni, in aree dove si assiste all’abbandono dell’idea stessa di comunità.


Un pergolato giace pericolante, circondato
dal nastro giallo della Polizia Locale; il Casale della Finanziera, che era stato ristrutturato e adibito a centro di educazione ambientale è distrutto dal vandalismo e dall’incapacità di dare forza a progetti che servirebbero per rendere fruibile il parco e farlo diventare un elemento di qualità urbana.

Nulla viene fatto, nulla viene programmato e resta solo la disperazione di assistere inermi a questo disastro, senza l’assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione Capitolina.





giovedì 20 giugno 2019

Percezioni di Villa Ada

Un questionario per scrivere la tesi di master in storia ambientale

L'Associazione Amici di Villa Ada intende collaborare con Edoardo Ottimofiore nella realizzazione della sua ricerca universitaria, promuovendo la diffusione del questionario. 

Il progetto di tesi di Master in storia ambientale (Master of Arts in Global Environmental History, presso l’università di Uppsala—Svezia) ha come obiettivo l’analisi della valorizzazione del paesaggio di Villa Ada e del suo potenziale patrimoniale (che sia storico-culturale o naturalistico). È possibile considerare il parco come la diretta continuazione di uno spazio di vita, e quindi con una storia molto più lunga di quella del parco visibile attualmente. La mia percezione del parco però, essendo individuale, può non corrispondere con la percezione di altre persone. Per esistere, il concetto di patrimonio sottintende la necessità di un gruppo di persone (ovvero di una società) per esistere. È quindi nella molteplicità di percezioni che è possibile analizzare la valorizzazione di Villa Ada.

Per affrontare la questione delle percezioni di Villa Ada, ho creato un questionario al fine di valutare diverse prospettive su vari aspetti del parco: manutenzione, estetica, pulizia, immagine, ecc.

Il questionario è telematico: si accede tramite un link. Tutti i dati sono anonimi e saranno utilizzati solo a fini accademici e di ricerca. Il metodo di trasmissione scelto per la diffusione del questionario è il passaparola. Ogni ulteriore prospettiva arricchisce potenzialmente questo lavoro di ricerca, per cui sarei grato della partecipazione di un massimo di persone! Ringrazio pertanto sin d’ora per ogni collaborazione, per la partecipazione e per la diffusione del link del questionario!


clicca qui per il manifesto del questionario

lunedì 13 maggio 2019

Una giornata con i piedi per terra

L'esplorazione urbana insieme ai cittadini per guardare la città in modo diverso, svolta sabato 11 maggio è stata un successo.

Osservare i luoghi come appaiono e vedere i luoghi come possono diventare è un modo per ribadire l'impegno in tutela del bene comune, per conoscere il valore del patrimonio collettivo e proseguire nell'azione di sensibilizzazione dell'Amministrazione comunale.

Qui potete trovare le schede relative ai vari punti toccati durante l'esplorazione con gli approfondimenti e le criticità che è importante segnalare e monitorare.

Con i piedi per terra - le schede

lunedì 6 maggio 2019

Piedi per terra

Appuntamento sabato 11 maggio, alle ore 9,30, per l'esplorazione urbana insieme ai cittadini per guardare la città in modo diverso.

Osservare i luoghi come appaiono e vedere i luoghi come possono diventare.





per info e prenotazioni: piediperterracir@gmail.com 


sabato 2 febbraio 2019

I cittadini si mobilitano per Villa Ada


La cancellata monumentale di Villa Ada è un simbolo. È l’esempio di una città che non riesce a frenare il degrado, dove la disattenzione delle amministrazioni determina lo svilimento del bene comune.

Un parcheggio abusivo, sotto gli occhi di tutti, usurpando un elemento che dovrebbe essere tutelato e valorizzato piuttosto che essere abbandonato.

Stiamo parlando, da anni, dello spazio antistante la cancellata monumentale situata in via Salaria 265b: sembrerebbe normale stabilire il divieto di sosta davanti al parco, collocando dei dissuasori e impedire di regalare alla sosta selvaggia 6 posti auto.

Amuse e Amici di Villa Ada portano avanti la loro battaglia per ottenere una cosa normale, il rispetto delle regole.

L’ultimo sopralluogo è dello scorso 25 gennaio quando Amuse ha incontrato la presidente della commissione Lavori Pubblici del II Municipio, Valentina Caracciolo e l’assessore Gian Paolo Giovannelli per studiare una soluzione compatibile ad altri progetti già adottati in diverse Ville storiche.

Per ribadire l’impegno delle associazioni e chiedere azioni urgenti e concrete è partita la petizione per salvaguardare il decoro della cancellata monumentale per “impedire la sosta nell'area antistante l’ingresso in questione”, oltre a “svolgere operazioni di manutenzione sul cancello e sui muri perimetrali”. A oggi più di 50 firme sono già raccolte in calce al documento.