La superficialità delle affermazioni è imbarazzante.
Dire che "la foresta verrà ricreata entro fine anno..." dimostra un modo di comunicare e occuparsi del bene comune che è davvero inaccettabile.
Non si comprende la complessità dei problemi e l'esigenza di una strategia di tutela e gestione del patrimonio naturale e boschivo: si applica una semplificazione puramente quantitativa, che misura quanti alberelli sono messi a dimora ma non considera gli anni, i decenni, che servono affinché quelle piante divengano una macchia, un boschetto…
Dispiace dover constatare che si continui in una logica di annunci e post sui social, senza realizzare un vero strumento di partecipazione da parte delle associazioni e dei cittadini che hanno a cuore il futuro di Villa Ada.
Un incontro, avvenuto dopo anni in cui la precedente amministrazione ha ignorato le richieste di ottenere informazioni e favorire la partecipazione, non dovrebbe essere attuato con il preavviso di poche ore, in un luogo non istituzionale e senza garantire la presenza di associazioni come gli Amici di Villa Ada, che seguono le vicende del parco fin dal 1987.
Oltre agli appuntamenti estemporanei occorrerebbe dare forma concreta a un percorso partecipativo che abbia un calendario e degli obiettivi, attribuendo un ruolo importante all’ascolto e alla raccolta di istanze che provengano dai cittadini.
Confidiamo che questo sopralluogo sia un inizio, l’avvio
di un modo differente di vedere la gestione di Villa Ada come un processo
stabile e continuo, migliorando la capacità di dar corpo a progetti che abbiano
coerenza e lungimiranza.
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